Ατομική έκθεση «Act and individual starting point 1» στη Βενετία


2022

Ατομική έκθεση
στο Palazzo Pisani Revedin
Βενετία, Ιταλία

Κείμενο | Martina Scavone

La fragile armonia tra impulso e riflessione è il valore aggiunto della produzione di Stamati, la quale non fa che ricordare all’osservatore quanto effimera sia l’esistenza umana e quanto il pensiero e le azioni di una persona possano influenzare sia la sua vita che quella del pianeta Terra, nonché di coloro che ne condividono il medesimo ambiente.

ΔΙΑΒΑΣΤΕ ΟΛΟ ΤΟ ΚΕΙΜΕΝΟ
 

“Act and individual starting point 1” è il titolo che l’artista stessa ha deciso di dare al compendio di opere esposte nella sala a Lei dedicata presso Palazzo Pisani-Revedin. Maria Stamati affina i propri sensi, entra nel profondo scandagliando il sistema di credenze, idee, dogmi e convinzioni che portano l’individuo a reputare istintivamente una situazione giusta o nomale. Lei, al contrario, non si ferma all’apparenza, ma esamina a fondo ogni evento cercando una connessione fra l’interiorità e l’esteriorità, analizzando le cause e le circostanze che conducono ad eventuali risultati. L’insieme di opere dal titolo “Replacement” è emblematica di tale assunto e si configura quale un invito al fruitore a riconsiderare la frase “no one is irreplaceable” (“nessuno è insostituibile”). L’unicità di ogni persona è infatti un principio insindacabile per Maria Stamati, al pari della necessità di considerare l’altro allo stesso livello, senza privarlo della possibilità di dar voce ai propri pensieri. È quanto l’artista sottolinea altresì in “The silent one does not mean that has nothing to say”, un’esortazione a non sottovalutare chi tace e decide di riflettere, anziché parlare distrattamente.

Nel titolo “Love does not possess” è già possibile comprendere la tematica affrontata dall’artista nell’opera, in cui l’orizzonte libero e aperto dell’Amore viene raccontato tramite un vivace fondo azzurro, che viene bruscamente interrotto da un agglomerato di colori diversi quale metafora delle manipolazioni e del rapporto di dipendenze che tendono ad instaurarsi in alcune relazioni amorose, in cui inevitabilmente viene da chiedersi “è vero amore?”. “In the before and after of the other” è un’opera sospesa tra passato e futuro, emblema delle connessioni – sia reali che metaforiche – che portano un individuo a trasformarsi nell’attuale versione di sé.

La memoria come tempo vissuto è infine il tema centrale dell’opera “What we lived and what we live”, in cui stralci di ricordi si distaccano dalla superficie piatta del supporto prendendo possesso dello spazio circostante, modellato da un intreccio di fili e concatenazioni.

Nell’insieme, la produzione di Maria Stamati molto fa riflettere sull’aspetto polisemico delle immagini; può considerarsi quale un viaggio alla scoperta del lato più intimo e nascosto dell’essere umano, sebbene mai privo di un appiglio al presente e alla realtà. Forma, colore, materia e scrittura danno vita ad un equilibrio formale di rara bellezza ed eleganza, in cui l’artista si fa interprete di un’emotività bilanciata dalla consapevolezza di sé. La fragile armonia tra impulso e riflessione è il valore aggiunto della produzione di Stamati, la quale non fa che ricordare all’osservatore quanto effimera sia l’esistenza umana e quanto il pensiero e le azioni di una persona possano influenzare sia la sua vita che quella del pianeta Terra, nonché di coloro che ne condividono il medesimo ambiente.

Martina Scavone
Storica dell’arte

Ατομική έκθεση «Act and individual starting point 1» στη Βενετίαnikos